L’uso corretto delle fonti: la citazione diretta e indiretta

Plagio o citazione?

Per ciascuno dei seguenti testi, stabilisci se la citazione è corretta.

1)
A. TESTO ORIGINALE

Il carme Dei sepolcri è l’opera più compatta e conclusa di Foscolo. Il contenuto e i temi trattati dal carme riguardano la questione del rapporto della ideologia e della morale laica e materialistica, nata dall’Illuminismo e patrocinata dalla rivoluzione, con i grandi temi tradizionalmente gestiti dalla religione. La questione è quella del senso della morte e del rapporto tra scomparsi e superstiti.

B. TESTO CITATO

Il carme Dei sepolcri è l’opera più compatta di Ugo Foscolo. L’argomento fondamentale è il rapporto della ideologia e della morale laica e materialistica, nata dall’Illuminismo e patrocinata dalla rivoluzione, con i grandi temi che erano sempre stati gestiti dalla religione. La questione è quella del senso della morte e del rapporto tra scomparsi e superstiti.






2)
A. TESTO ORIGINALE

Le possibilità erano solo due: negare l’importanza del tema delle tombe e della morte, oppure ridefinire da un punto di vista laico inedito il valore della morte e dei riti che l’hanno storicamente accompagnata fin dalla nascita della civiltà.

B. TESTO CITATO

Foscolo, assunto il punto di vista laico, non aveva che due possibilità: negare che le tombe avessero un valore, oppure assegnare a loro e ai riti funebri un valore non religioso.






3)
A. TESTO ORIGINALE

Una novità centrale Dei Sepolcri è la finalizzazione filosofica della poesia. Il carme si può considerare un poemetto filosofico, o meglio ancora il carme è una epistola filosofica inviata come risposta al suo amico poeta Ippolito Pindemonte, cui l’autore si rivolge a più riprese nel corso del testo.

B. TESTO CITATO

E’ del tutto centrale ricordare che Dei Sepolcri ha uno scopo filosofico: il carme può essere considerato un poemetto filosofico, o meglio ancora un’epistola filosofica inviata al suo amico poeta Ippolito Pindemonte, che viene più volte citato nel testo.






4)
A. TESTO ORIGINALE

I Sepolcri sono il canto più magnanimo dell’Italia: eppure non hanno veramente una fisionomia epica. Perché sono tutti avvolti nei vapori malinconici del presente, e l’ardore patriottico del Foscolo e l’ammirazione per la bellezza del mondo sono frenati e velati dal senso della caducità e da un anticipato rimpianto delle gioie della terra.

B. TESTO CITATO

Momigliani definisce i Sepolcri il canto più magnanimo dell’Italia, anche se sostiene che non abbiano una vera fisionomia epica perché «sono tutti avvolti nei vapori malinconici del presente , e l’ammirazione per la bellezza del mondo sono frenati e velati dal senso della caducità»






Testi tratti da http://www.italialibri.net/opere/sepolcri.html, pagina curata da Biagio Carrubba e da Attilio Momigliani, Motivi e unità dei Sepolcri http://lafrusta.homestead.com/riv_foscolo_sepolcri.html