La scelta dell'argomento
La prima questione che si pone nella preparazione di una tesina è la scelta di un argomento opportuno, che permetta cioè di svolgere un lavoro in modo esauriente, interessante e competente (Come individuare l’argomento giusto).
È bene dedicare un’adeguata attenzione a questo primo momento dell’elaborazione, da cui dipendono tutti quelli successivi. Non esistono prescrizioni tassative, ma è bene tenere conto di alcune caratteristiche.
L’argomento dovrà essere:
- rispondente a propri interessi reali; ci sono almeno quattro buoni motivi per scegliere un argomento che risponda agli interessi reali di chi lo propone:
- si possono sfruttare conoscenze pregresse;
- si conosceranno aspetti ignoti anche ai docenti, accrescendo così il loro interesse;
- una buona predisposizione verso un argomento rende la sua presentazione più partecipe, e quindi più coinvolgente;
- visto che si dovranno spendere molte ore sulla tesina, tanto vale farlo su qualcosa che piace davvero;
- sufficientemente originale, ma non troppo bizzarro; un argomento come “il fascismo in Italia” è decisamente troppo scontato – oltre che troppo generico e vasto; rimanendo nello stesso ambito, è decisamente più originale studiare come il ventennio fascista sia stato vissuto nella propria città di residenza.
- chiaro e attinente a un ambito ben definito; a livello comunicativo, ma soprattutto per rendere più agevole la stesura della tesina, è meglio scegliere un argomento in modo chiaro, senza lasciarsi sedurre da titoli vaghi: per esempio, piuttosto che “l’illuminazione” – che è un termine ambiguo –, si può scegliere “la diffusione dell’illuminazione elettrica”. Si potrà formulare in seguito un titolo più evocativo;
- abbastanza vasto da essere considerabile sotto diversi punti di vista; dopo aver individuato un argomento, è bene valutare che non sia troppo settoriale: una delle capacità da dimostrare con la tesina, infatti, è proprio il saper osservare un argomento da diversi punti di vista;
- abbastanza specifico da poter essere trattato in modo non superficiale in poco tempo e in poche pagine; esiste anche un rischio opposto a quello elencato al punto precedente: un argomento troppo vasto condanna inevitabilmente a essere superficiali nella sua trattazione, almeno nei ristretti confini della tesina. Per esempio, “il cinema” sarebbe senza dubbio un argomento troppo vasto; meglio restringere il campo al “cinema italiano del dopoguerra”.
In generale, se le connessioni sono troppo numerose, facili e scontate, probabilmente si è scelto un argomento troppo vasto; se, invece, sono troppo deboli o bizzarre, si è scelto un argomento forse troppo settoriale, che conviene, quindi, cercare di ampliare.
Per concludere, sono opportuni i riferimenti all’attualità: richiedono una certa elaborazione personale ed è un segnale di grande maturità dimostrare di avere capito che quanto si studia a scuola ha nessi rilevanti con il mondo in cui si vive.