La forma definitiva
La relazione scritta
Nel produrre la relazione scritta è necessario seguire alcuni criteri guida, derivati dal fatto che la commissione dovrà visionare un grande numero di lavori in breve tempo.
In generale, dunque, per facilitare il compito degli esaminatori, il prodotto dovrà avere un buon livello di leggibilità e allo stesso tempo mostrare in modo evidente la competenza di chi lo ha realizzato.
Gli aspetti da curare sono:
- la sintassi; è necessario che la sintassi privilegi la semplicità e la chiarezza: non è il contesto adatto per costruire periodi eccessivamente complessi e ricchi di subordinate;
- il lessico; l’uso dei linguaggi settoriali è auspicabile perché dimostra competenza, ma la tesina è rivolta a tutti i docenti della commissione, dunque è bene spiegare i termini più tecnici e specialistici.
- l’mpaginazione; è opportuno che le pagine non siano composte da un unico blocco di solo testo. Meglio utilizzare:
- titoli di paragrafi, che spezzano la pagina ma anche – e soprattutto – articolano il discorso, guidando la lettura;
- parole in grassetto o altrimenti evidenziate;
- immagini (fornite di opportuna didascalia) strettamente funzionali all’esposizione (Fare ricerche in Internet, Fonti non testuali: le immagini);
- grafici e tabelle (anch’essi dotati di didascalia esplicativa);
- eventuali riquadri di approfondimento su aspetti specifici o a margine del tema trattato. la lunghezza. Siate sintetici e limitatevi a trattare solo gli aspetti strettamente connessi al tema della tesina, sviluppandoli con precisione e chiarezza. Evitate assolutamente di dilungarvi per pagine e pagine, soprattutto nei passaggi dedicati all’inquadramento dei problemi o relativi ad aspetti generici. In questo modo si dimostra spirito critico e capacità di rielaborazione personale.