Preparare l'esposizione orale
L’esposizione orale della tesina è una fase fondamentale per il buon esito del lavoro compiuto. Innanzi tutto perché anche la capacità di espressione orale è oggetto di valutazione e in secondo luogo è possibile che non tutti i membri della commissione esaminatrice abbiano letto integralmente tutte le tesine.
Bisogna tenere conto di alcune difficoltà legate al contesto:
- si tratta di presentare in poco tempo (circa dieci minuti) un argomento relativamente ampio, sul quale ci si è preparati a lungo. Ciò richiede un grande sforzo di sintesi: è evidente che alcuni aspetti non potranno essere approfonditi, ma non per questo dovranno essere omessi. Eventualmente, gli insegnanti porranno domande;
- l’uditorio è eterogeneo, perché comprende insegnanti di diverse materie e con specifiche competenze. Bisogna quindi essere chiari, utilizzare un linguaggio settoriale per dimostrare competenza, ma allo stesso tempo spiegare bene i concetti, esplicitare i passaggi logici del discorso e il significato dei termini più specialistici;
- gli insegnanti possono essere stanchi e magari anche un po’ distratti. Destate la loro attenzione mettendo in luce fin da subito gli aspetti più interessanti, i meno banali, della vostra tesina: è un ottimo modo per farsi notare... Inoltre eventuali domande di approfondimento vi daranno occasione di dimostrare tutta la vostra preparazione.
Ma vi sono anche dei vantaggi da sfruttare:
- conoscete molto bene l’argomento;
- potete scegliere che cosa dire e come impostare il vostro discorso; la prima parte è infatti libera (le eventuali domande verranno dopo): preparatevi bene.
È assolutamente consigliabile fare le prove della presentazione: ripetetele più volte nei giorni precedenti l’esame, vi serviranno per guadagnare scioltezza.
Ecco alcune buone regole per preparare in modo efficace la presentazione:
- durante le prove utilizzate gli stessi strumenti di supporto (mappe concettuali, presentazioni...) di cui disporrete all’esame;
- costruite il discorso curando bene i passaggi da un punto all’altro della vostra scaletta: il lavoro deve apparire unitario e non frammentato. Evitate frasi come: “Per quanto riguarda inglese, ho pensato di presentare ecc.”;
- preparatevi anche un approfondimento finale, una sorta di parte jolly, da esporre oppure no a seconda del tempo rimasto a disposizione.
- esercitatevi a scandire bene le parole e a evitare un ritmo troppo veloce, che rende poco comprensibile l’esposizione e rivela insicurezza;
- calcolate bene i tempi della vostra presentazione, che dovrà rispettare i limiti prestabiliti;
- non imparate la presentazione a memoria: sarebbe uno sforzo inutile e dareste quasi certamente una spiacevole sensazione di automatismo; cercate solo di ricordare precisamente le prime due o tre frasi: l’inizio è sempre la parte psicologicamente più difficile.