La progettazione
Dopo aver definito l’argomento, è il momento di progettare l’elaborato, creando una traccia che servirà da base per lo sviluppo del tema.
Per visualizzare al meglio il progetto, è utile creare uno schema provvisorio (che, come vedremo, sarà da perfezionare) nel quale indicare gli argomenti specifici da trattare relativi alle varie materie, con alcune righe di promemoria.
Eccone un esempio:
La progettazione della tesina deve tenere conto di alcuni passaggi.
- Cercare collegamenti interdisciplinari per affrontare l’argomento sotto più punti di vista. Ogni argomento rilevante può essere affrontato sotto numerosi punti di vista: attenzione però a scegliere aspetti strettamente collegati al tema principale! Generalmente, per semplicità, si tende a individuare i collegamenti tra le materie e i relativi argomenti affrontati in classe quinta, ma questa non è una regola (Trovare i collegamenti). In questa fase possiamo anche individuare, al contrario, più di un argomento per materia.
- Non cercare collegamenti forzati, al solo scopo di coinvolgere più materie possibili. Uno dei difetti di molte tesine consiste proprio nell’artificiosità di alcuni collegamenti, creati al solo scopo di dimostrare la capacità di unire più materie, ma poco funzionali al discorso. Nello schema di esempio, il caso dell’Irpinia, pur interessante, non si inserisce organicamente nel discorso ed è quindi o da eliminare oppure da utilizzare come veloce riferimento.
- Esplicitare i nessi fra i vari aspetti individuati. È possibile che non tutti gli aspetti individuati, per quanto attinenti, siano in relazione tra loro e quindi adatti a essere considerati nella tesina. È utile quindi scrivere esplicitamente i nessi fra i diversi elementi, come se si stesse già preparando il discorso, per riconoscere se si tratta di nessi immediati o invece pretestuosi.
Al termine di questo percorso, molto probabilmente lo schema iniziale risulterà modificato e forse sarà anche necessario aggiungere altri elementi al posto di quelli che si sono rivelati non idonei. Si otterrà così una mappa concettuale che potrà servire anche come riferimento per condurre il discorso in sede di esame.
Ecco lo schema iniziale modificato:
Dopo avere creato lo “scheletro” del lavoro, si potrà procedere in modo ordinato alla realizzazione della tesina.