Ordine di scuola Università, Varia e Professionale - Varia
Area disciplinare Discipline umanistiche
Materia STORIA CONTEMPORANEA - VARIA
Collana Economica
ISBN 9788861596153
Pp. 480
Euro 10,60
Partendo dalla celebre espressione attribuita erroneamente a Massimo D’Azeglio «L’Italia è fatta, ora van fatti gli italiani», Gilles Pécout ripercorre il lento processo di costruzione nazionale dell’Italia a cominciare dalla fine del Settecento. Uno degli aspetti caratterizzanti di questa analisi è la scelta di evidenziare il peso reale del ruolo svolto dallo Stato, in stretto rapporto con lo sviluppo dell’economia e con l’evoluzione delle gerarchie sociali, mettendo dunque in discussione l’immagine di “nazione debole e senza Stato”. Il ricorso alla storiografia a partire dal XIX secolo e la sua rilettura in chiave ideologica mostrano che il cliché dell’“Italia debole” rappresenta una reazione nei riguardi di quella confisca dello Stato e dei valori nazionali fatta dal regime fascista piuttosto che un implicito effetto dell’incompiutezza del processo di riunificazione.
Senza sottovalutare le fratture, i vari fattori di divisione e i limiti di un processo la cui importanza fino ai giorni nostri è comunque innegabile, Pécout ricostruisce le origini dell’Italia, evidenziando le prospettive politiche del gran dibattito storico italiano riguardo alle questioni dell’integrazione civile, culturale, economica e sociale del paese.
1. Cos’è il Risorgimento? Definizione di una categoria della storia italiana
2. Il problema delle origini del Risorgimento dai Lumi a Napoleone Bonaparte (1770-1815)
3. L’Italia della Restaurazione e le condizioni del risveglio nazionale dal 1815 al 1847
4. La costituzione dello Stato-nazione
II. Fare gli italiani: 1860-1922
5. La nazionalizzazione dell’Italia e degli italiani dall’unità alla fine degli anni ottanta
6. Vita degli italiani dall’unità all’inizio del Novecento
7. L’Italia nel mondo: dall’unità alla vigilia della prima guerra mondiale
8. La crisi dell’Italia liberale: la vita politica dalla fine dell’Ottocento al primo dopoguerra