Percezione del gioco d'azzardo e modalità di prevenzione
Un'indagine sugli stili educativi dei genitori

Questo libro muove delle riflessioni nella prospettiva della prevenzione, con il fine di far comprendere alle giovani generazioni i pericoli del gioco azzardo, partendo da quanto e come si parla oggi di azzardo in famiglia, di quali sono i messaggi trasmessi, di quali aspetti sono enfatizzati e quali trascurati e se esistono differenze significative nei diversi stili educativi.

Ordine di scuola -

Collana Ricerca

ISBN 9788867742004

Pp. 224

Euro 15,90

L’età in cui si inizia a giocare d’azzardo incide in maniera significativa sullo sviluppo di quella che oggi è considerata una vera e propria dipendenza, al pari delle sostanze stupefacenti. Il gioco d’azzardo, proponendosi con notevole visibilità e costanza sulla scena della vita quotidiana, coinvolge in maniera consistente anche le nuove generazioni, che si configurano come vittime perfette del mercato del gioco. L’adolescenza rappresenta il momento in cui si lotta per costruirsi un’identità, si cerca di emergere e di farsi accettare. Proprio questa età di passaggio rappresenta il target principale del gioco d’azzardo, che stimola i ragazzi ad abbracciare l’illusione di poter evadere da una quotidianità ostile, oppure di sentirsi capaci e protagonisti. Il rischio è che il gioco d’azzardo diventi parte della struttura della loro personalità e ne pregiudichi seriamente il futuro. Quanto i genitori sono consapevoli della vulnerabilità dei propri figli di fronte alla realtà virtuale dell’azzardo? Difficile pensare che la “normalizzazione” e l’accettazione sociale del gioco d’azzardo permettano alle famiglie di comprendere a fondo quali possano essere i rischi, i sintomi e gli esiti di questo fenomeno. Questo libro muove delle riflessioni nella prospettiva della prevenzione, con il fine di far comprendere alle giovani generazioni i pericoli del gioco azzardo, partendo da quanto e come si parla oggi di azzardo in famiglia, di quali sono i messaggi trasmessi, di quali aspetti sono enfatizzati e quali trascurati e se esistono differenze significative nei diversi stili educativi.

Curatore

Eugenio Rossi è sociologo e criminologo clinico. Presidente di Forma Mentis, associazione non profit per lo studio e la prevenzione del disagio evolutivo e dei comportamenti devianti giovanili, è Professore di Sociologia della Devianza all’Università di Milano Bicocca. Tra le sue pubblicazioni: Paura e bisogni di sicurezza degli anziani (Bruno Mondadori, 2009) e Ragazzi che educano ragazzi. Un intervento di peer education per la riparazione del disagio evolutivo (Stripes Edizioni, 2011).

 

Il volume contiene contributi di: Linda Giovannini, Salvatore Toti Licata, Maddalena Masala, Stefania Russo.