I corpi e le cose
Un modello naturalistico della conoscenza
Enrico Bellone

Un'affascinante analisi del modo in cui noi veniamo a conoscenza del mondo e come lo descriviamo.

Ordine di scuola Università, Varia e Professionale - Varia

Area disciplinare Discipline scientifico matematiche

Materia SCIENZE CORSI

Collana Biblioteca delle scienze

ISBN 9788842498063

Pp. 160

Euro 12,70

Questo libro è un'affascinante analisi del modo in cui noi veniamo a conoscenza del mondo e come lo descriviamo. Nelle sue pagine vengono esaminati un'abitudine, un pregiudizio e una constatazione.
Ecco l'abitudine: gli esseri umani tendono a descrivere il proprio ambiente dicendo che esso è formato da cose corporee disposte qua e là nello spazio e nel tempo. D'altra parte, le descrizioni di questo tipo sono possibili solo in quanto possiamo usare un linguaggio fatto di parole, fonemi, gesti, incisioni rupestri e così via. E qui si innesta il pregiudizio. Esso consiste nel credere che il linguaggio sia un veicolo grazie al quale le menti delle persone catturano idee o significati, nell'ipotesi che le idee o i significati siano enti non materiali, trasportabili da una mente all'altra per mezzo di parole o segni di altro genere. La constatazione è, infine, questa: le sensazioni che abbiamo nell'esplorare l'ambiente e le descrizioni di quest'ultimo, insieme alla folla di comportamenti che ciascuno esibisce per adattarsi alla propria nicchia, si realizzano grazie a processi che avvengono nei nostri corpi e che, nella stragrande maggioranza dei casi, sfuggono completamente alla nostra consapevolezza.

Premessa
1. Comportamenti e intenzioni
2. Il mondo e le sue etichette
3. Il teatro cartesiano
4. Guardare e capire
5. Che cosa catturano gli orologi?
6. I sensi e l’evoluzione degli strumenti
Conclusione