La struttura del tema e la stesura
Il tema normalmente si articola in quattro sezioni, coese fra di loro:
- un incipit atto a incuriosire il lettore. Le opzioni sono diverse (iniziare con una citazione, con un episodio, con un dato, con la propria tesi...), e sono analoghe a quelle viste riguardo alla scrittura documentata (L'incipit);
- uno sviluppo in cui le informazioni sono articolate in modo da fornire un quadro completo della questione e indirizzate a sostegno della tesi oppure secondo la chiave interpretativa individuata. In questa parte, generalmente la più corposa, è fondamentale individuare, e rendere chiaro, un criterio ordinatore (cronologico; dal generale al particolare ecc): il semplice accumulo di informazioni è assolutamente da evitare;
- una parte di riflessioni personali. Di solito, le riflessioni personali trovano spazio dopo avere esposto organicamente il problema, ma possono anche essere inframmezzate a tale presentazione. Se sono sparse, però, è importante controllare che non siano contraddittorie e in contrasto, ma al contrario correlate e coerenti;
- una conclusione a effetto o riassuntiva. Aneddoti e citazioni (purché coerenti con il contenuto e non scelti solo perché appaiono piacevoli) possono essere una conclusione brillante, ma è adeguato anche sintetizzare gli elementi fondamentali sviluppati o esplicitare la propria strada interpretativa, qualora non lo si fosse già fatto in precedenza.
Prima di mettere mano alla penna, si dovrebbero mettere per iscritto i punti salienti di questo percorso in una vera e propria scaletta come questa. Ciò è utile a mantenere un percorso rigoroso.
Ora, puoi passare alla scrittura: ricorda che lo stile del tema richiede un registro stilistico formale ed elevato, con una sintassi ampia e articolata (meglio con prevalenza dell’ipotassi) e un uso del lessico preciso e curato.
In generale, dal punto di vista stilistico, saggio breve e tema tradizionale dovrebbero essere simili, pur con le differenze riportate in seguito.
La stesura dell’elaborato dovrà tenere conto dei seguenti elementi:
- introduzione; riferendosi alla citazione di Warhol, dire che la previsione si è rivelata veritiera, anche se paradossale;
- sviluppo;
- confronto tra fama classica (legata ad azioni e personalità eccezionali – la fama-onore di Achille; duratura al punto da dare immortalità – si ricordi Foscolo) e fama in senso contemporaneo (semplice notorietà, effimera);
- tipologia dei famosi di oggi: star televisive e trash;
- proposta funzionale all’industria televisiva: proporre l’immedesimazione (facile) e non l’emulazione (teoria di Umberto Eco in “Fenomenologia di Mike Bongiorno”);
- di conseguenza tutti si sentono “degni” della fama;
- i social network (paparazzi di se stessi) permettono di raggiungere (apparentemente) tale obiettivo (con perdita della privacy; si riporti un episodio personale negativo).
- riflessioni personali;
- la fama appare desiderabile (si parli bene o male, purché se ne parli – citazione da Dorian Gray): è la fama per la fama, se sei al centro dell’attenzione vali di più;
- ma la fama può essere mostruosa (riferimento mitologico) perché diffonde anche quello che non si vorrebbe;
- dunque, non pare veramente apprezzabile, anzi è pericolosa se non legata a vera virtù.
- conclusione idea personale riassuntiva: bisognerebbe non puntare a essere una “persona famosa”, ma a rendere “famose” (o meglio ancora apprezzabili) le proprie azioni.
Torna al percorso generale sulla prova scritta per alcuni consigli sulla finalizzazione del lavoro.
Sul sito del Ministero dell’Istruzione troverai tutte le prime prove uscite negli anni passati: utilizzale per esercitarti.