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Scegliere un titolo

Fra le richieste delle tracce di testo documentato (ed esclusiva della tipologia B), c’è anche quella di dare un titolo all’elaborato. Nell’ottica giornalistica e anche dei saggi brevi (la cui destinazione ideale sono le riviste specializzate), il titolo ha funzioni assai rilevanti:

È buona norma definire il titolo solo dopo aver scritto una prima versione del testo, in modo che sia coerente con il contenuto. La titolazione è strettamente connessa con la scelta della tesi, che dovrebbe già emergere dal titolo.

Per esempio, in riferimento alla traccia “La ricerca della felicità” del 2010, un titolo come: “Tutti vogliono essere felici: ma come?” non è un buon titolo, perché non comunica quale sarà l’approccio all’argomento.

Lo stesso si potrebbe affermare per titoli che sono semplici rielaborazioni della traccia, come per esempio il titolo “A caccia di felicità”.

Al contrario, sarebbe molto più efficace un titolo come “La felicità è insieme” ammesso che la tesi sia che l’uomo, in quanto animale sociale, può realizzarsi solo in presenza di saldi e positivi legami sociali.


Gli articoli di giornale, e spesso anche i saggi brevi, hanno però una titolazione più complessa, composta non solo dal titolo, ma anche da un occhiello (sopra il titolo) e da un sommario (sotto il titolo), scritti a caratteri meno grandi, che forniscono dettagli, sebbene in realtà spesso sia presente solo uno dei due.

Ecco, quindi, una titolazione completa, che già fornisce una certa idea di come sarà sviluppato il testo.

Occhiello: Vari studi dimostrano l’importanza dei legami sociali per il benessere

Titolo: La felicità è insieme

Sommario: Denaro e successo non sono determinanti, se portano solitudine