Quasi-cose
La realtà dei sentimenti
Tonino Griffero

Vanno e vengono, ci aggrediscono e ci resistono, si sentono, ci contagiano, provano la nostra esistenza, comunicano affettivamente con noi grazie alla loro vaghezza: sono le quasi-cose, e non può sottovalutarle nessuna filosofia che intenda essere fedele all’esperienza quotidiana.

Ordine di scuola -

Collana Saggi Bruno Mondadori

ISBN 9788861597693

Pp. 160

Euro 19,10

Cosa sono le quasi-cose? Anzitutto le atmosfere, cioè i sentimenti effusi nello spazio e che di solito non possiamo modificare, ma anche il dolore, la cui aggressività costituisce al tempo stesso una garanzia identitaria del soggetto. E poi la vergogna, sia personale sia vicaria (quella che proviamo per chi “dovrebbe” vergognarsi!), il corpo proprio,le cui “isole” eccedono gli organi del corpo fisico, lo sguardo, tanto aggressivo, nella vita quotidiana come nel ritratto, da produrre un’emorragia della nostra identità, e infine la luce crepuscolare nella sua suggestiva vaghezza.Tutti noi descriviamo le quasi-cose, le collochiamo in uno spazio, riconosciamo loro un’identità intersoggettiva e amodale, e soprattutto ne avvertiamo affettivamente l’invadenza. Sebbene effimere, intermittenti e prive di una causa loro esterna, le quasi-cose instaurano infatti una specifica comunicazione col corpo proprio di chi percepisce, generando lo spazio affettivo in cui questi si trova e che in vario modo lo condiziona. A una filosofia che non sia esercizio astratto, ma riflessione su come ci si sente qui e ora,spetta allora riconoscere che delle quasi-cose e delle qualità affettive che esse generano non può fare a meno nessun repertorio ontologico degno di questo nome.

Premessa

1. Le quasi-cose vanno e vengono senza che ci si possa chiedere dove sono state nel frattempo (a partire dal vento)

2. Le quasi-cose aggrediscono e ci resistono: i sentimenti come atmosfere

3. Le quasi-cose si sentono (ma non localizzano): le isole del corpo-proprio

4. Le quasi-cose sono prove dell’esistenza: il dolore come genesi del soggetto

5. Le quasi-cose ci contagiano (anche indirettamente): la vergogna vicaria

6. Le quasi-cose comunicano con noi: dallo sguardo al ritratto (e ritorno)

7. Le quasi-cose sono tanto più efficaci quanto più vaghe: crepuscolarismo

Bibliografia

Indice dei nomi