Soggettività smarrita
Sulle retoriche del capitalismo contemporaneo
Federico Chicchi

Ordine di scuola -

Collana Ricerca

ISBN 9788861596702

Pp. 192

Euro 17,00

L’affermarsi del nuovo discorso capitalistaha comportato, secondo Jacques Lacan, una profonda ridefinizione della norma sociale– non più centrata sulla disciplina e sull’inibizione dei desideri ma, al contrario, sul loro rivolgimento dentro un maniacale e autistico godimento consumistico. Posto di fronte all’erosione dell’ordinamento simbolicoe all’assottigliarsi del legame sociale, il soggettoè sembrato perdere il proprio orientamento etico. Lo smarrimento del soggetto è allora il frutto dell’inesorabile, ma anche problematica, crisi della modernità e del suo principale istituto sociale, il lavoro. Se lo scenario post moderno appare quindi gravido di drammatiche criticità, al contempo esso mostra inedite e inaspettate opportunità. L’inquietudine che attraversail nostro tempo non deve condurci necessariamente a un atteggiamentodi rassegnata e sterile denuncia del presenteo, peggio, verso istanze di recupero nostalgicodi verticali strutture normative e societarie.Si tratta al contrario, sostiene con convinzione l’autore del volume, di aprirsi alla contingenza giocando fino in fondo la scommessa cheha come posta principale l’invenzione di nuove istituzioni democratiche e l’inaugurazionedi prassi sociali che siano adeguate alla portata del cambiamento epocale che ci attende.

Prefazione

di Massimo Recalcati

Premessa

1. Soggettività smarrita. Gli orizzonti inquieti del tempo presente

2. Capitalismo e lavoro. Forze e forme e della soggettività contemporanea

3. Evaporazione del lavoro? Appunti sull’emergenza del capitalismo biopolitico

4. Oltre il moderno? Genealogia dell’inciviltà del godimento

5. Sciami senza meta? Le ambivalenze della rete come specchio della soggettività contemporanea